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Come sono cambiate le case in Italia

    Infografica Man Casa anteprima

    Case sempre più piccole, ma dalla grande personalità. La zona living è la parte solitamente più ampia, spesso ha la cucina a vista ed è qui che si svolge gran parte della vita quotidiana. In camera da letto si studia, si fa attività fisica e si lavora, oltre che dormire. Mentre in bagno ci si prende cura del proprio benessere psico-fisico. È questo l’identikit della casa di oggi tracciato nell’infografica “Ho bisogno dei miei spazi”, realizzata da Man Casa arredamento.

    infografica ManCasa Le case degli italianiUtilizzare soluzioni che possano ottimizzare i pochi metri quadrati a disposizione senza rinunciare al design e al comfort è ora indispensabile, ma non è sempre stato così. Le abitazioni infatti sono cambiate moltissimo nel corso degli anni. Si sono adattate ai tempi, ai costi e alle necessità di ogni generazione. Vediamo come.

    La casa dagli anni ‘50 ad oggi

    Negli anni ‘50 la cucina era il regno della donna: qui venivano preparati i pasti e non si faceva quasi nient’altro. Il soggiorno, separato dal resto della casa, era adibito all’accoglienza degli ospiti, mentre la zona notte era riservata e utilizzata solo per dormire. Il bagno era di grandi dimensioni, ma considerato un semplice locale di servizio.

    Negli anni ‘70 sono arrivati i loft e gli spazi aperti, sono caduti i muri così come le barriere sociali. Negli anni ‘80 protagonista della casa è invece diventata la tv e quindi il soggiorno che la ospitava, in cui tutta la famiglia trascorreva la maggior parte del tempo. Qui spesso trovava spazio anche la cucina.

    Oggi i confini sono meno netti e ogni stanza è vissuta a proprio piacimento, senza schemi rigidi e in modo del tutto personale. Gli spazi, ormai ridotti, sono diventati “multitasking”.

    Parola d’ordine: risparmio

    Si sono ridotti gli spazi e la casa ora non è più vista come un bene primario di cui essere proprietari ad ogni costo. Ad esempio, i millennials (nati tra il 1980 e il 2000) preferiscono vivere in affitto. Sono aumentati i prezzi e quindi risparmiare diventa la parola d’ordine quando si decide di acquistare un immobile. Risparmio di denaro, di fatica e ambientale, parametri che fino a qualche anno fa non venivano presi in considerazione.

    La crisi economica, l’invecchiamento della popolazione e una sempre maggiore attenzione all’ambiente hanno infatti modificato l’atteggiamento degli italiani nei confronti della casa.

    Come si può notare nell’infografica, i prezzi delle abitazioni sono infatti aumentati nel corso del tempo e un’inversione di tendenza si è avuta solo dal 2005 in poi, pur rimanendo nettamente più alti rispetto al passato. A guidare la classifica delle città più care d’Italia per quanto riguarda la vendita degli immobili è Savona, mentre Trento si rivela la più economica.

    Nonostante tutti i cambiamenti subiti negli anni, la casa continua a essere rifugio, risorsa, necessità, fulcro della vita familiare e specchio della società in continua evoluzione.

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