Le acque reflue sono un importante problema ambientale per le città di tutto il mondo. In questo articolo, discuteremo l’importanza della gestione delle acque reflue nelle città e come può essere affrontata per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita delle persone.
Cos’è la gestione delle acque reflue?
La gestione delle acque reflue è costituita dal trattamento delle acque reflue prodotte dalle attività umane prima che vengano rilasciate nell’ambiente. L’acqua reflua può contenere una varietà di sostanze inquinanti come batteri, virus, composti organici e inorganici, pesticidi, metalli pesanti e altro ancora.
Trattare le acque di scarico significa provvedere alla rimozione di sostanze inquinanti prima che esse vengano rilasciate nell’ambiente. Ci sono metodi diversi per la gestione delle acque reflue, tra cui l’uso di impianti di trattamento, lagune di ossidazione con smaltimento attraverso sistemi di irrigazione.
Perché la gestione delle acque reflue è importante?
Per molte ragioni è fondamentale il trattamento dei liquidi di scarto cittadino.
In primis le acque reflue possono contenere sostanze inquinanti che possono danneggiare l’ambiente e la salute umana. Quando le acque di scarico non vengono gestite correttamente, queste sostanze inquinanti possono finire nei corsi d’acqua, negli oceani, nei fiumi e nei laghi. Ciò può causare danni agli ecosistemi acquatici e alle popolazioni di piante e animali.
Oltre al danneggiamento dell’eco sistema, le acque di scarico possono contenere elementi nocivi che possono danneggiare anche la salute umana. Se esse non vengono gestite correttamente, le sostanze inquinanti possono contaminare le fonti di acqua potabile dalle quali si attinge con i nostri acquedotti e causare malattie e/o intossicazioni da metalli pesanti, a cui una ricerca del Massachussetts Institute of Technology (MIT) sembra poter una soluzione per il futuro.
Altro fondamentale aspetto è che la corretta gestione delle acque reflue può aiutare a prevenire la carenza di acqua: esse possono essere trattate e riutilizzate per scopi non potabili come l’irrigazione. Ciò può ridurre la quantità di acqua dolce necessaria per l’irrigazione e altri scopi non potabili.
Come gestire i flussi di acque reflue in città?
Le città utilizzano una varietà di metodi per gestire le acque reflue. In molti casi, esse vengono inviate a impianti di trattamento e depurazione attraverso dei condotti. Questi impianti utilizzano una combinazione di metodi di trattamento per rimuovere le sostanze inquinanti dai liquidi prodotti. Dopo il trattamento, l’acqua può essere rilasciata nell’ambiente o riutilizzata per scopi non potabili.
In alcune aree, le acque reflue vengono gestite utilizzando lagune di ossidazione. Le lagune di ossidazione sono grandi vasche poco profonde dove le acque reflue vengono lasciate fermentare naturalmente per rimuovere le sostanze inquinanti. Questo metodo è tra i più economici rispetto ai vari trattamenti che possiamo trovare sul mercato, ma ha un difetto: richiede molto spazio per le vasche ed un’area non abitata da dedicare allo scopo (clicca qui per vedere un grosso impianto in Toscana).
In altre zone, dove gli spazi sono inferiori e c’è una necessità di smaltimento e gestione più veloce si utilizzano degli specifici impianti con capacità industriali che permettono poi il riutilizzo dell’acqua depurata utilizzando canali e sistemi di irrigazione.
Con questo metodo, le acque trattate e depurate vengono utilizzate per l’irrigazione di terreni agricoli o parchi pubblici. Questo metodo è sicuramente più costoso rispetto all’utilizzo di lagune di ossidazione delle acque reflue, e richiede una maggiore attenzione alla gestione e alla manutenzione degli impianti.
Quali sono i benefici della gestione delle acque reflue?
La positiva gestione delle acque reflue ha molti benefici. Questo tipo di gestione può migliorare la qualità dell’ambiente. Rimuovendo le sostanze inquinanti dalle acque di scarto, anche i grandi centri urbani potrebbero ridurre l’impatto ambientale delle loro attività.
Sappiamo inoltre che fare una costruttiva gestione dei liquami può migliorare la salute umana. Rimuovendo le sostanze inquinanti dalle acque reflue, le città possono ridurre il rischio di malattie causate dall’esposizione a sostanze inquinanti.
Il riutilizzo dei liquidi di scarto, se correttamente trattati, può aiutare a prevenire la carenza di acqua. Riutilizzando questi prodotti per scopi non potabili, anche i grandi nuclei urbani possono ridurre la quantità di acqua dolce necessaria per le attività secondarie dove non è strettamente necessario l’utilizzo di acqua potabile.
Possiamo trovare anche dei vantaggi economici nella riutilizzazione delle acque reflue: attraverso questa procedura si può ridurre la quantità di acqua dolce necessaria per le attività non potabili e ridurre i costi dell’acqua derivante da acquedotto.
Come possiamo migliorare la gestione delle acque reflue?
Ci sono molte cose che le città possono fare per migliorare la gestione delle acque reflue. In primo luogo, le città possono investire in nuovi impianti di trattamento delle acque reflue (clicca qui per saperne di più) e lagune di ossidazione per migliorare la qualità dell’acqua.
In molte zone del nostro paese si potrebbe promuovere l’uso di sistemi di irrigazione per riutilizzare le acque reflue per scopi non potabili come l’irrigazione di parchi pubblici e terreni agricoli.
Sarebbe poi auspicabile promuovere presso tutta la cittadinanza, l’educazione sulle pratiche di gestione delle acque e la promozione di pratiche eco sostenibili come la riduzione del consumo d’acqua e la riduzione/riciclo dei rifiuti.
Tale iniziativa potrebbe essere allargata anche a realtà come la scuola. Non bisogna sottovalutare, ma anzi stimolare il senso civico dei bambini (vedi qui un articolo a tema): essi diventeranno gli adulti di domani ed oltre a dover fare i conti con la costante diminuzione delle risorse del nostro pianeta, sarebbe utile che fossero cittadini realmente consapevoli.