Prima di accendere l’impianto di riscaldamento è importante effettuare alcune azioni che potrebbero aiutare a massimizzare l’efficacia dei consumi. Basta davvero poco per ottenere dei risultati migliori dal proprio riscaldamento, a partire da una manutenzione completa e precisa.
Differenza tra impianti autonomi e centralizzati
La prima differenza da considerare è quella tra impianti autonomi e centralizzati. Gli impianti centralizzati devono rispettare specifiche norme che indicano da quale data a quale data si possono accendere, e anche le ore del giorno in cui l’impianto può essere attivo.
Al contrario, gli impianti autonomi lasciano al singolo ogni decisione su che tipo di utilizzo effettuare. Chi ha un impianto autonomo ha la piena responsabilità dei propri consumi e può mettere in atto determinate soluzioni per limitare il più possibile gli sprechi. A volte può bastare anche solo un po’ di buon senso per permettere di risparmiare cifre importanti.
I limiti orari di accensione
Per gli impianti di riscaldamento centralizzati sono emesse delle specifiche norme che regolano sia i periodi di accensione che i limiti orari. Questi limiti variano a seconda della zona in cui si trova il comune (vedi tabella), tenendo in considerazione la grande variabilità climatica che si incontra percorrendo la pensiola da Nord a Sud. Tutte le zone sono delineate all’interno di un Decreto del Presidente della Repubblica datato 26 Agosto 1993.
Quanto contenuto nel decreto può essere cambiato nel caso in cui il sindaco del comune creda sia necessario una differente gestione degli impianti di riscaldamento. Di solito tali decisioni arrivano a seguito di particolari condizioni meteorologiche. Attenzione anche a rispettare quanto previsto dal Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, reso noto (vedi qui) dal ministro Cingolani alle porte dell’autunno 2022. In questo documento sono state introdotte alcune novità per far fronte alla crisi energetica.
Manutenzione ordinaria
Nel periodo di accensione è importante effettuare una costante manutenzione ordinaria dell’impianto di riscaldamento. Attraverso una buona manutenzione ordinaria, da svolgere senza la presenza di professionisti e in piena autonomia, possiamo mantenere l’impianto efficiente e sicuro, evitando il più possibile gli sprechi e generando un ambiente più salutare per noi e per la nostra famiglia.
Pulire i termosifoni
I termosifoni devono essere puliti e lavati spesso. Il primo suggerimento è quello di spolverarli, per evitare che con il calore la polvere possa diffondersi all’interno della stanza. La polvere può essere un problema da non sottovalutare per il nostro sistema respiratorio. I modelli in ghisa sono caratterizzati da una maggiore capacità di attrarre e conservare la polvere, e andrebbero spolverati più spesso rispetto ai modelli in acciaio.
Con dei lavaggi possiamo invece evitare che lo sporco che si accumula possa ostacolare la diffusione del calore. Per lavare bene i termosifoni bastano prodotti sgrassanti e panni in pelle. Suggeriamo di asciugare con cura dopo il lavaggio, utilizzando degli stracci.
Non coprire i termosifoni
Non si tratta di un vero intervento di manutenzione, ma più di una buona abitudine da non sottovalutare. I termosifoni devono essere lasciati liberi, senza nulla che li copra. Un mobile di fronte anche solo a una porzione di superficie del termosifone può ostacolare la diffusione del calore, rendendo meno efficiente l’uso dell’impianto di riscaldamento.
Manutenzione straordinaria
Una completa manutenzione andrebbe svolta prima di accendere di nuovo gli impianti, all’inizio della stagione. Serve per verificare che tutto sia effettivamente in ordine. Inoltre può essere effettuata in occasione di guasti o problemi di vario genere.
In una recente intervista al TG5, è stato proprio il titolare dell’azienda Vaillant di Roma (sito web), a spiegare che questa tipologia di manutenzione deve essere effettuata da tecnici professionisti, e ha consigliato di far installare un contacalore per risparmiare, evitando inutili accensioni.
La manutenzione periodica è obbligatoria
Attenzione, perché la manutenzione periodica da parte di tecnici qualificati è obbligatoria. Un controllo affidabile permette di aumentare la sicurezza per la famiglia, riducendo al tempo stesso sia i consumi che l’inquinamento dell’impianto. Inoltre se non si è norma con la manutenzione periodica si rischiano sanzioni da parte delle autorità preposte.
Acquistare un nuovo impianto
La manutenzione straordinaria è un buon momento per valutare se l’impianto è ancora efficiente o se invece è arrivato il momento di cambiarlo. Ciò può essere necessario quando l’impianto ha ormai diversi anni alle spalle. Nell’ultimo periodo la tecnologia ha fatto passi da gigante, e oggi è possibile acquistare degli impianti di riscaldamento più efficienti, in grado di fare risparmiare molto sui consumi. Un esempio sono i moderni impianti con pompa di calore o a biomassa. Inoltre sono presenti diversi bonus promossi dalle istituzioni per questo genere di lavori.
Conclusioni
A prescindere dalla manutenzione ordinaria e straordinaria è importante seguire dei comportamenti virtuosi, per risparmiare sul gas per riscaldamento e per cucinare, ed eliminare il più possibile gli eccessivi sprechi. Un esempio è l’apertura delle finestre. Per far cambiare l’aria agli ambienti basta tenere le finestre aperte per pochi minuti, senza esagerare. Senza dimenticare che il riscaldamento andrebbe acceso quando realmente serve.