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Riscaldamento a pavimento: guida alla scelta della pavimentazione

    Tubi impianto riscaldamento a pavimento

    L’impianto di riscaldamento a pavimento si adatta a qualsiasi tipo di piastrella? La risposta purtroppo è negativa, o meglio, una volta presa questa decisione si può installare qualsiasi tipo di pavimentazione ma non ci si dovrà aspettare che in ogni caso la resa sia delle migliori.

    Ad influire su questo aspetto sono parametri quali la resistenza termica opposta dai materiali, ossia la trasmittanza, e lo spessore delle maioliche. Detto ciò, cerchiamo di individuare le tipologie di pavimento che meglio si adattino a valorizzare il lavoro compiuto da un impianto di riscaldamento calpestabile.

    Pavimento in cotto

    Il cotto, almeno sino a qualche anno addietro, non veniva utilizzato in presenza di impianti di riscaldamento a pavimento. Beh, si trattava di un grosso errore. La particolare composizione di queste piastrelle, derivanti da un impasto di prodotti naturali (acqua e terra) e lavorati grazie ad agenti ecologici (fuoco ed aria), si è rivelato invece perfetto per diffondere al meglio il calore prodotto da un eventuale impianto sottostante.

    Fornace Bernasconi, azienda produttrice di mattoni in cotto fatto a mano, ne consiglia l’uso per questo tipo di riscaldamento e scrive sul proprio sito: “Il cotto per natura ha un’altissima trasmittanza termica per cui è particolarmente indicato qualora si utilizzasse il riscaldamento a pavimento.”. D’altronde lo sapevano bene i nostri progenitori, gli antichi romani, che utilizzavano tale materiale per riscaldare i loro pavimenti. Nel Medioevo invece il cotto era trattato con olio di lino che ne aumentava le proprietà traspiranti.

    Le sue componenti biologiche fanno si che una volta attivato, l’impianto non sprigionerà sostanze tossiche e nocive. Il pavimento in cotto viene posato senza l’impiego di collanti chimici ma avvalendosi soltanto di calce naturale.

    Pavimento in marmo o granito

    Anche il marmo ed il granito sono dei materiali essenzialmente naturali. Si estraggono dalle cave ed in molti casi non subiscono particolari lavorazioni. Entrambi si distinguono per un alto valore di conducibilità termica, ma necessitano per la posa di un massetto di un certo spessore, dato che ogni lastra può essere alta anche 3 centimetri.

    Questo particolare in qualche modo riduce la capacità di lasciar fluire per tutta la casa il calore proveniente dall’impianto. Paradossalmente quindi l’effettiva trasmittanza di un pavimento in marmo o in granito potrebbe avvicinarsi a quella di un parquet nonostante il legno non sia un efficace conduttore termico. Buona norma prima di scegliere questo tipo di pavimentazione è verificare che il tasso di umidità presente nell’ambiente non superi il 60%.

    Come tutti i materiali che citeremo da ora innanzi, la posa di un pavimento in marmo su un impianto di riscaldamento calpestabile dovrà avvalersi di collanti ecologici.

    Parquet

    Il parquet, nonostante il legno non sia un buon conduttore, offre il vantaggio di trattenere il calore anche ad impianto spento, cosa che contribuisce a riscaldare l’ambiente. Le lastre che compongono questa pavimentazione, spesso molto sottili e agevolano il passaggio dell’aria calda.

    C’è da dire comunque che il parquet è un filino più delicato rispetto agli altri materiali e che alla lunga il calore proveniente dalle fondamenta potrebbe danneggiarlo. Gli operatori quindi dovranno condurre le operazioni di posa mettendo in pratica una lunga serie di segreti del mestiere che permettano di camminare su assi di legno. Questi inoltre offrono il grande vantaggio di diffondere il calore in maniera omogenea in tutti gli ambienti di casa.

    Gres porcellanato

    Il gres porcellanato è una delle scelte migliori in assoluto quando si deve opzionare una tipologia di pavimento da sovrapporre ad un impianto di riscaldamento calpestabile. Ha un costo molto basso, non richiede grossi lavori di manutenzione, è sottile e diffonde il calore in modo omogeneo. Si consiglia in questo caso di scegliere comunque delle piastrelle con fughe molto piccole.

    Conclusioni

    Quando si decide di rammodernare gli impianti di riscaldamento domestico il suggerimento è sempre quello di optare per una tecnologia moderna e poco inquinante. La scelta di un impianto di riscaldamento a pavimento è più costosa di altre soluzioni, ma tale esborso verrà ammortizzato nel tempo, soprattutto se si sceglie una pavimentazione particolarmente adatta allo scopo. L’ideale è optare sempre per un perfetto connubio di stile, funzionalità e, perché no, ecosostenibilità (puntualmente capace di tradursi in un certo risparmio in bolletta).

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