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Come mantenere il prato verde in estate

    Coloro che hanno la fortuna di possedere un giardino nei dintorni della propria casa lo vogliono vedere sempre fiorente e di un colore verde acceso. Tuttavia, ciò non è sempre possibile. Molti fattori possono intervenire a rovinare lo stato di salute del prato e a renderlo un luogo dell’abitazione in cui non si ha il piacere di stare.

    In particolare, d’estate il prato è messo duramente alla prova da elementi come la siccità, i raggi ultravioletti, l’umidità che raggiunge dei livelli insopportabili e l’aumento delle temperature. Per tutti questi motivi, un provetto giardiniere è chiamato a mettere in atto una serie di pratiche per fare del proprio spazio verde un ambiente accogliente, pieno di piante da giardino, e in cui non si vede l’ora di stare per rilassarsi e per essere circondati da un po’ di natura.

    In questo articolo vedremo, perciò, cosa bisogna fare per mantenere il prato verde anche d’estate.

    Tagliare il prato

    Durante l’estate, il prato andrebbe tagliato ogni 10-15 giorni con delle lame abbastanza affilate stando attenti, però, a non andare troppo in profondità. Il consiglio è quello di stare intorno ai 5-10 centimetri di lunghezza per quel che riguarda i ciuffi d’erba in modo tale che il manto erboso possa facilmente assorbire l’anidride carbonica che è contenuta nell’aria e che è a tutti gli effetti il nutrimento principe del prato.

    Inoltre, un prato tagliato basso è più incline a sviluppare malattie fungine ed è più sensibile al calore intenso che caratterizza questo periodo dell’anno con un conseguente stato di salute non ottimale. Altra pratica raccomandabile nel momento in cui si procede con lo sfalcio del proprio spazio verde è cambiare il verso del taglio e il modo in cui esso avviene, altrimenti i gambi cresceranno tutti rivolti nello stesso verso.

    L’operazione di taglio del prato può essere effettuata con diversi attrezzi da giardinaggio, come i tagliaerba o i trattorini, che possono essere acquistati presso un’officina professionale, noi vi consigliamo La Motoagricola, perché si occupa oltre che della vendita, anche dell’assistenza di macchinari da giardinaggio e agricoltura, una differenza non da poco. L’ideale, infine, sarebbe tagliare il prato la sera perchè negli altri momenti della giornata, a causa del caldo torrido, il rischio che l’erba si bruci potrebbe concretizzarsi.

    Procedere con l’irrigazione

    Come è probabile che voi sappiate, l’acqua è un elemento fondamentale affinché il prato presenti un bell’aspetto e sia totalmente in salute. Per fare in modo che l’acqua possa scendere giù nel terreno in maniera tranquilla senza che evapori in pochissimi minuti, è bene irrigare il prato quando è leggermente più fresco, ossia quando il sole è già calato oppure nelle prime ore del mattino.

    Il sole, tuttavia, non deve essere visto di cattivo occhio durante l’estate. Infatti, asciugando in modo rapido le goccioline d’acqua presenti sul terreno, esso impedisce all’umidità di formarsi sul manto verde e di danneggiare quest’ultimo.

    Passando alla frequenza con cui il prato deve essere innaffiato, fattori come temperatura, latitudine e grado di umidità sono da prendere in considerazione per la scelta dei giorni in cui bagnare il proprio spazio verde. In linea di massima, irrigare il prato, facendosi aiutare da delle centraline magari (qui le migliori), a giorni alterni e utilizzare tra i 20 e i 25 litri di acqua, è un ottimo modo per garantire al proprio prato un colore verde raggiante.

    Quando irrigare il prato è presto detto: esso assumerà un colore tendente al grigio e le foglie, in particolare quelle più vecchie assumeranno un colore sbiadito. Questi sono i segnali che il prato ha davvero bisogno di una rinfrescata.

    Eseguire la concimazione

    Se da un lato il taglio dell’erba è fondamentale per il ciclo vitale del prato, dall’altro tale operazione toglie quello che è il sostentamento del terreno. Nello specifico, è la fotosintesi (qui trovi uno schema riepilogativo) che viene limitata nel corso del periodo estivo, quando le temperature si fanno davvero roventi e quando, invece, il prato necessita di un maggiore nutrimento per far fronte al caldo estenuante.

    Per questa ragione, è quasi obbligatorio svolgere la concimazione quasi ogni mese che compone l’estate per vedere l’erba crescere rigogliosamente e assumere quel colore verde così apprezzato e ricercato.

    Addirittura, si potrebbe iniziare ben prima dell’arrivo dell’estate per cautelarsi contro i danni delle alte temperature, cominciando a spargere potassio, azoto e fosforo mescolati insieme. Di norma, la quantità di concime da usare in base alla grandezza del proprio prato è indicata nel retro della confezione.

    Togliere le erbacce

    Una minaccia che in estate si fa ancora più concreta per lo state di salute del prato è rappresentata dalle erbacce che si possono sviluppare all’interno di esso. Oltre a dare l’impressione di uno spazio verde poco custodito, erbacce come il tarassaco, le margherite o la piantaggine possono causare delle infestazioni nel terreno, andando a rovinare in maniera evidente il proprio angolo verde.

    Dunque, queste erbacce vanno assolutamente rimosse: quelle più piccole a mano, facendo attenzione a eliminare anche le radici per prevenirne la ricomparsa, mentre quelle dalle dimensioni maggiori possono essere tolte avvalendosi di strumenti come il sarchiatore. Può sembrare di difficile utilizzo ma non è così, come si può leggere in questa guida che spiega come si usa e declama la semplicità di utilizzo.

    Eseguire l’arieggiatura

    Tale azione consiste nel praticare dei piccoli buchi nel terreno di modo che l’acqua possa fluire verso le radici e far crescere così il prato nel migliore dei modi. In aggiunta, l’arieggiatura serve anche a eliminare le radici morte dopo aver effettuato il taglio dell’erba che potrebbero ostacolare lo sviluppo delle piante e rovinare il terreno.

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